martedì 20 febbraio 2007

A proposito di note...

Un altra questione delicata sono le note:
alcuni insegnanti le usano come il pane,
vanificandone l'efficacia e l'utilità!

Ma le note servono davvero?
O, per contro, è poi vero che sono così inutili?

Ma la vera questione è:
qual'è il modo corretto, efficace e soprattutto educativo di utilizzare questo strumento?

Infine:
può uno studente capire di aver sbagliato a seguito di una nota, o la nota è sempre motivo di conflitto?

Tali domande sono rivolte sia a colleghi insegnanti che a studenti,
ognuno rifletterà e risponderà dal proprio punto di vista...

Saluti a tutti,
Mirko

8 commenti:

downass ha detto...

se ho capito bene mirko, tu intendi qst spazio come riflessioni si tematiche relative alla vita di classe, da condividere anche con gli studenti. certo la sfida con gli studenti è + difficile, perchè cmq si trovano nello bolg del professore. dipende molto dal clima che si instaura nella classe vera. molti e vari i link, sintomo che tutti cerchiamo di spaziare e collegare le informazioni che più ci interessano.
more fire! tObia

Claudio Gobbo ha detto...

Sulle note, credo sia meglio usare piccole strategie con gli studenti: io insegno alle medie, e con i ragazzini di prima creo insieme a loro un elenco di premi/punizioni. Ogni comportamento positivo (studiano di più, fanno qualcsa di positivo per un compagno, fanno molto bene un'interrogazione) un segnale positivo, viceversa se fanno qualcosa di negativo (li trovo impreparati, dimenticano il materiale, comportamenti prepotenti) metto un segno positivo. Al terzo segno positivo un premio (possibilità di fare un esercizio in meno, o di partire da un argomento a scelta nell'interrogazione), al terzo segno negativo compiti in più (tanti!!!). In seconda e in terza imparano a gestirsi da soli questa cosa.... e note non se ne vedono ( se non per motivi gravi!!!).
Chi insegna alle superiori, che dice?

Mirko Ferracioli ha detto...

Chi insegna alle superiori ha il vantaggio di vedere persone più adulte, per cui oltre a quanto dici,
tenta di attivare le dimensioni meta
(responsabilità e consapevolezza):
cioè concorre a farli diventare adulti!
E così, anche qui, le note si riducono ai casi più gravi.
Saluti,
Mirko

Fulvio Bincoletto ha detto...

Il problema delle note non è da poco, spesso si usano a sproposito; spesso si minacciano e non si usano. L'importante è cercare di creare un buon clima e farsi rispettare senza necessità della nota (anche perché diciamocelo gli alunni, specie i più grandi, se ne fregano della nota).
Autorevolezza ci vuole, autorevolezza

Claudio Gobbo ha detto...

Gentile Fulvio, potresti spendere due parole su cosa significa per te autorevolezza? Ho una mia idea ma vorrei vedere se combacia con la tua. Proprio praticamente: come costruirsi l'autorevolezza (fenomenologicamente...) e come mantenerla.
Claudio

Mirko Ferracioli ha detto...

Concordo con Fulvio,
ma lascio a lui il compito di definire "autorevolezza".
Mirko

Prof.ssa Laura PINO ha detto...

Anche io concordo pienamente con Fulvio e anche io spesso minaccio di dare una nota ma poi non la do, d'altra parte a volte mi sembra che la nota non abbia alcun effetto (non frega niente), forse perchè chi la prende non ha consapevolezza e responsabilità e i genitori a casa non conoscono l'autorevolezza. Una volta mi è capitato che ho dato una nota ad una ragazzino di prima media. Il giorno dopo oltre alla firma della madre, c'era anche una "nota" della madre per me! COSE DA PAZZI!
Ciao Laura

Mirko Ferracioli ha detto...

Purtroppo a volte i genitori pensano di "riscattare" il figlio o fare opere di giustizia.
Fatto sta che comunque le note sono tanto più significative quanto più si usano con pasimonia.
Saluti,
Mirko